EVO Archibusacci: solo le olive migliori
Nel settore dei Frantoiani, la famiglia Archibusacci è da sempre stata leader a livello Nazionale, nelle innovazioni tecnologiche per migliorare la qualità del prodotto, è così che: il nostro Frantoio;
Nel 1895,il frantoio fu dotato di pompe da travaso olio della ditta Rodolfo De Vita , con una capacità orario di travaso di 60 qli olio in un’ora
Nel 1905 , il frantoio fu dotato di una nuova pesa a stadera della Ditta Michele Grasso di Genova per pesare i grandi fusti in ferro di oltre 2 qli fino a 10 qli
Nel 1932 , fu uno dei primi in Italia ad installare un “Separatore Centrigugo”, marca De Laval ,scoperto proprio in quel periodo per separare l’olio dall’acqua di vegetazione che fino ad allora veniva separato manualmente per affioramento.
Nel 1935 , fu installata una macina di granito dell’isola d’Elba di 90 qli di peso , allora si diceva la più grande d’Italia , appositivamente costruita per noi dalla Pignone di Firenze, che serviva per il rimacino della sansa ottenuta dallla prima spremitura.
Nel 1939 a Canino si festeggiò la Prima Sagra Dell’Olivo,la prima in Italia per volere della famiglia Archibusacci.
Sempre nello stesso anno , furono installate nuove super presse marca Pignone che raggiungevano la pressione di 400 atmosfere per centimetro quadrato.
Nel 1940, nuovi macchinari per confezionare lattine di olio di varie capacità da 5 litri fino a 25 litri per il fabbisogno dei consumi delle famiglie che già allora numerose apprezzavano il nostro olio. Con la vendita diretta in frantoio o con spedizione ferroviaria in tutta Italia
Nel 1961, sostituzione di tutte le parti in ferro dei macchinari con l’acciaio inossidabile, parti che potevano andare in contatto durante la frangitura con le olive e con l’olio , furono sostituiti anche i dischi pressa e le tubazioni.
Nel 1962 furono sostituiti i fiscoli dischi filtranti inseriti nelle presse che fino allora erano costruiti con materiali di canapa con i quelli costruiti in “meraklon” molto più igienici
.Nel 1968, installate nuove presse Rapanelli con pompa di pressione integrata, nuove gramole e nuove infIscolatrici automatiche..
Nel 1972 , Tra i primi in Italia ad installare un impianto ad estrazione centrifuga marca “ALFA Laval” la casa svedese che prima al mondo utilizzò questo sistema per l’estrazione dell’olio dalle olive che fino ad allora era estratto per pressione o per sgocciolamento.
Le foto del nostro primo impianto fu oggetto di presentazione nel catalogo ufficiale , a livello mondiale,della Alfa Laval nel 1975.
Sempre in quegli anni fu da noi messo a punto il lavaggio delle olive con immissione continua di acqua chiara il che permetteva un prodotto molto più pulito migliorando notevolmente la qualità dell’olio.
1978 , il frantoio viene dotato di un nuovo impianto automatico di imbottigliamento marca OCIM
Nel 1980 fu da noi modificata la copertura delle gramole,vasche dove transita la pasta delle olive dopo frante per andare all’estrazione centrifuga, fino ad allora ,tutte le case costruttrici le coprivano con una griglia di acciaio inossidabile non proteggendo la pasta dall’aria e dalla luce , quindi dall’ossidazione dell’olio, questo sistema ci permise di abbassare di molto anche le temperature di esercizio nelle fasi di lavorazione portando il tutto sotto i 27 gradi , temperature che ci permettono di classificare tutto il nostro olio come “ Estratta a Freddo “.
Il nostro intuito fu quello di coprire le gramole con coperchi ermetici in modo tale che la pasta delle olive venisse protetta dall’aria , ottenendo un olio più profumato e con un indice più basso di perossidi quindi Qualità Migliore. L’idea fu di Arturo Archibusacci per migliorare i profumi dell’olio che altrimenti venivano persi nell’aria, la costruzione fu eseguita magistralmente dai F.lli Fontana di Canino.
Nel 1988, nuovo impianto lavaggio olive perfezionando l’utilizzo dell’acqua chiara per un maggior rispetto per l’ambiente
Nel 1996 , Arturo Archibusacci fu ideatore e l’On. Saraca se ne fece portatore fino all’approvazione della legge Nazionale sullo smaltimento sul suolo delle acque reflue dei frantoi come ammendante sui terreni agricoli, acque reflue che fino ad allora venivano scaricate nella reta fognante pubblica creando inquinamento. Fu una delle prime idee di economia circolare dei rifiuti..
Nel 2001 , nuovo impianto di imbottigliamento automatico con dispositivi di igienizzazione bottiglie e immissione di azoto in fase di confezionamento per la salvaguardia nel tempo della qualità dell’olio,
Nel 2005 , anche i serbatoi , tutti di acciaio inox, che contengono l’olio allo stato sfuso ,sono stati dotati di impianto “con abbattimento di azoto” per preservare la qualità dell’olio allo stato sfuso.
Nel 2008, nuovi impianti per la frangitura olive studiati, per migliorare i profumi e realizzati dietro i nostri suggerimenti tecnici dalla casa produttrice.
Nel 2012 nuovo impianto per la pulizia delle olive.
Nel 2023 nuovo impianto rotativo per la pulizia ed il lavaggio delle olive, nuove gramole a controllo automatico dei tempi di gramolazione pasta e delle temperature di esercizio.
Tutte le nostre innovazioni sono per una migliore qualità dell’olio e per la salvaguardia dell’ambiente, fonte primaria del nostro lavoro.
Il momento della raccolta è uno dei più importanti per l’ottenimento di un ottimo E.V.O. Capire il momento giusto, quando le drupe iniziano l’invaiatura, porterà a un olio dai sentori più nitidi e persistenti. Nelle nostre zone la raccolta è necessariamente manuale con agevolatori meccanici come i pettini, questo perché in particolare la cultivar Canino presenta frutti particolarmente resistenti alla raccolta e tenacemente attaccati all’albero.
La selezione delle olive è un passaggio che richiede cura e attenzione: solo i frutti integri e sani entreranno in frantoio.
Siamo stati uno dei primi Frantoi in Italia, all’inizio degli anni 70, ad utilizzate l’estrazione centrifuga al posto delle classiche presse. La nostra estrazione centrifuga è di ultima generazione, tutto il processo produttivo avviene con macchinari di acciaio inossidabile e ci permette un controllo computerizzato delle temperature di esercizio sempre inferiori ai 27° in tutte le varie fasi di lavorazione, per ottenere un olio “estratto a freddo”.
Le olive arrivano nel giorno stesso della raccolta nei locali arieggiati e salubri del frantoio per avviarsi alla frangitura.
La conservazione dell’olio avviene in cisterne di acciaio inox ad azoto controllato, questo permette che il prodotto non venga a contatto con l’aria, causa di ossidazione e danneggiamento dell’olio.
Il filtraggio dell’olio è effettuato con cotone idrofilo di primissima qualità per semplice caduta.
Il confezionamento avviene in locali appositi con macchinari di ultimissima generazione, tutto il prodotto viene imbottigliato sotto vuoto in assenza di ossigeno per una migliore conservazione nel tempo.
Il “ patto Archibusacci”, tra il coltivatore ed il frantoio, non è altro che la condivisione di una visione del futuro per le persone che “vivono di olive “.
Produttore, Agricoltori e Agronomi si impegnano a produrre materia prima (olive) di alta qualità e noi ad acquistarle ad un prezzo equo e remunerativo per il loro lavoro. Inoltre per poter trasformare le olive in oli che hanno il sapore del legame autentico che li lega al territorio, nel nostro caso quello della Tuscia nell’Alto Lazio.
La trasparenza delle produzioni per noi , vuol dire garanzia di qualità delle materie prime (olive) che acquistiamo dai produttori locali oltre a quelle di nostra produzione.
Garantiamo la totale tracciabilità delle produzioni, i nostri consumatori, infatti a partire dalla singola bottiglia possono risalire al lotto di produzione e confezionamento , riportati sull’imballo, dell’olio in loro possesso, una garanzia di trasparenza e genuinità.
Alla grande attenzione che riponiamo nella parte elaiotecnica, produzione e conservazione del prodotto, aggiungiamo l’esperienza dei 125 anni che la famiglia Archibusacci ha come dote, esperienza tramandata con amore di padre in figlio.
